ISSN 2039-1676


13 aprile 2015 |

La "confisca senza condanna" al crocevia tra Roma e Strasburgo: il nodo della presunzione di innocenza

SOMMARIO: 1. Le questioni sul tappeto - 2. Lo statuto "costituzionalmente ambiguo" della confisca urbanistica e la posizione della Corte EDU nei casi Sud Fondi c. Italia e Varvara c. Italia - 3. Le questioni di costituzionalità sollevate dalla Corte di Cassazione e dal Tribunale di Teramo - 4. La soluzione della Corte costituzionale: una sentenza di inammissibilità puntellata su diversi "vizi" - 4.1. L'erronea individuazione della norma oggetto di censura - 4.2. Il difetto di motivazione in ordine alla rilevanza nel giudizio a quo - 4.3. Il "duplice, erroneo presupposto interpretativo" condiviso dai rimettenti - 5. Le indicazioni sull'utilizzo della giurisprudenza europea e i caveat della Corte - 6. La giurisprudenza europea ulteriormente rilevante per l'inquadramento del problema - 6.1. La necessità di una condanna formale e la lettura sistematica delle garanzie convenzionali: il nodo della presunzione di innocenza (art. 6 § 2 CEDU) - 6.2. Le differenze tra i casi Sud Fondi c. Italia e Varvara c. Italia: la prospettiva della legalità (art. 7 § 1 CEDU) e la prospettiva della presunzione di innocenza (art. 6 § 2 CEDU) - 7. Qualche (provvisoria) conclusione: limiti e prospettive della confisca urbanistica "senza condanna"