1 giugno 2017 |
La resistibile ascesa del segreto di stato: tra salus rei publicae, «nero sipario» e strisciante impunità
Contributo pubblicato nella Rivista Trimestrale 1/2017
Abstract. L’impiego del segreto di Stato nel processo penale e il pericolo di gravi attentati terroristici portano a indagare l’interpretazione che la Corte costituzionale ha fornito della l. n. 124 del 2007 nell’ambito della nota vicenda Abu Omar. Le soluzioni cui essa è pervenuta non hanno convinto chi, come la Corte EDU, ritiene che la tutela dei diritti dell’individuo proclamati «inviolabili» dalle carte costituzionali debba essere assicurata in ogni caso, specialmente laddove essi si rapportino a gravi forme di criminalità. Non è tollerabile, in altri termini, che le garanzie dell’individuo siano compresse proprio nel momento in cui di esse v’è maggiore necessità.
SOMMARIO: 1. Premessa. – 2. Segreto e terrorismo. – 3. Imputato e segreto di Stato. – 4. Le forme di controllo sul segreto. – 5. L’oggetto del segreto di Stato. – 6. I «fatti eversivi dell’ordine costituzionale» – 7. Conclusioni.