ISSN 2039-1676


9 ottobre 2013

Il messaggio alle Camere del Presidente Napolitano sulle condizioni delle carceri italiane

Pubblichiamo immediatamente, nella versione distribuita alle agenzie di stampa, il messaggio che il Presidente della Repubblica ha indirizzato alle Camere in data 8 ottobre 2013 ai sensi dell'art. 87, secondo comma, Cost., riservandoci di tornare più ampiamente sulla tematica ivi affrontata, sulla quale del resto da tempo la nostra Rivista ha concentrato la propria attenzione (come si evince dalla copiosa lista di documenti elencati nella colonna di destra a fianco).

Una tematica, peraltro, che corrisponde a una autentica  emergenza - se questa parola di cui troppo spesso si abusa conserva ancora un significato -, che non si può continuare cinicamente a ignorare soltanto per ragioni di convenienza politica: il dato macroscopico con cui tutti i cittadini e tutte le forze politiche sono chiamati, oggi, a misurarsi è che nelle carceri italiane i detenuti vengono sottoposti quotidianamente, e in massa, a trattamenti inumani e degradanti, secondo quanto ritenuto dalla massima istituzione europea di tutela dei diritti dell'uomo. E questa situazione - giustamente definita dal Presidente della Repubblica "umiliante" a fronte dell'intera comunità internazionale  - deve cessare, senza ulteriori indugi, se si vorrà continuare a credere che la tutela dei diritti dell'uomo - di ogni uomo - sia il fondamento e la ragion d'essere di ogni organizzazione politica.

Sui rimedi più appropriati, sui quali il Presidente ha svolto importanti e lucide considerazioni, si potrà certo ancora discutere nei prossimi giorni; con la consapevolezza però che affrontare seriamente questa emergenza è, ormai, una priorità assoluta, come ha per l'ennesima volta rammentato - guadagnandosi in tal modo la raffica di strumentali e impudenti attacchi personali dei quali tutti abbiamo letto ieri - lo stesso Capo dello Stato (F.V.)