23 gennaio 2017 |
Novità in materia di misure di prevenzione
Voce per “Il libro dell’anno Treccani 2017"
Il presente contributo riproduce, con lievi modifiche, la corrispondente voce destinata alla sezione di diritto processuale penale (curata da P. Gaeta e G. Spangher) de Il libro dell’anno del diritto 2017 Treccani (dir. da R. Garofoli e T. Treu), Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma, 2017. Ringraziamo l’editore e i direttori dell’opera per avere consentito ad anticiparne la pubblicazione sulla nostra Rivista.
Abstract. Le misure di prevenzione, in particolare patrimoniali, trovano quotidiane applicazioni consentendo l’espropriazione dei beni a persone che li hanno acquisiti illecitamente nella manifestazione della loro pericolosità sociale e che, continuando a detenerli, potrebbero commettere reati. Il costante impegno della giurisprudenza (e di parte della dottrina) nell’assicurare il pieno rispetto dei principi costituzionali e convenzionali ha trasformato “ontologicamente” le originarie misure dirette a contenere il disagio sociale, in un istituto “moderno” rivolto alla prevenzione della criminalità da profitto e all’eliminazione dal circuito economico del bene affetto da “illiceità genetica”. I tempi sono maturi per portare a compimento questo percorso attraverso un organico intervento del legislatore diretto a eliminare le criticità riscontrate nell’applicazione del d.lgs. n. 159/2011.
SOMMARIO: 1. La ricognizione. – 1.1. Gli interventi del legislatore. – 1.2. Il ruolo della giurisprudenza. – 1.3. Il rinnovato interesse della dottrina. – 2. La focalizzazione. – 2.1. La tipizzazione delle categorie di pericolosità. – 2.2. L’inammissibilità di presunzioni per le misure personali. – 2.3. L’applicazione delle misure ai colletti bianchi. – 2.4. La conferma dei principi delineati dalle S.U. 2015, n. 4880. – 2.5. Gli effetti del decorso del termine per la confisca. – 2.6 La tutela dei terzi. – 3. I profili problematici.