13 giugno 2017 |
La tesi del c.d. effetto acceleratore nei processi per le morti da amianto: storia di una "mistificazione concettuale"
Contributo pubblicato nel Fascicolo 6/2017
Il presente contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.
Entrambi gli Autori del presente contributo assistono il responsabile civile costituito nel procedimento penale relativo a decessi e lesioni per malattie asbesto-correlate a carico di ex dirigenti e amministratori delle società del Gruppo Olivetti, attualmente pendente avanti alla Corte d’Appello di Torino.
SOMMARIO: 1. Premessa. – 2. Uno sguardo alla giurisprudenza post-Cozzini. – 2.1. La confusione concettuale che affligge i più recenti arresti della Cassazione… - 2.2. …e la perdurante incertezza valutativa della giurisprudenza di merito. – 3. Il report degli epidemiologi della III Conferenza italiana di Consenso sul mesotelioma maligno della pleura. – 3.1. La critica metodologica agli studi sulla latenza. – 3.2. La tesi dell’accelerazione formulata dagli autori del report. – 3.2.1. La tesi secondo cui esisterebbe una correlazione necessaria tra aumento dell’incidenza e accelerazione dei singoli casi di malattia è frutto di una palese “mistificazione concettuale”. – 3.2.2. Lo studio di Berry del 2007 non stima affatto l’accelerazione del decorso causale nel singolo individuo, bensì l’anticipazione del momento in cui una popolazione perviene a un predefinito livello di rischio. – 4. L’unica strada per risolvere il dilemma dell’accelerazione è conoscere il meccanismo causale. Il pensiero del prof. Greenland. – 5. Conclusioni.