ISSN 2039-1676


18 giugno 2015 |

Le 'nuove' false comunicazioni sociali: note in ordine sparso

Il contributo è ora pubblicato nel n. 2/2015 della nostra Rivista trimestrale. Clicca qui per accedervi.

Abstract. La l. n. 69/2015 ha incisivamente modificato le fattispecie di false comunicazioni sociali previste dagli artt. 2621 e 2622 c.c., con una netta inversione di tendenza rispetto alla riforma della previgente disposizione incriminatrice ex art. 2621 c.c., attuata nel 2002. Sebbene la tecnica normativa impiegata dal legislatore susciti svariate perplessità sul piano redazionale, un'interpretazione sistematica delle nuove norme potrebbe scongiurare il rischio di ineffettività delle stesse. Problematica è altresì l'individuazione dell'esatta portata delle previsioni di favore contenute negli artt. 2621-bis e 2621-ter c.c., che si riverberano su un trattamento sanzionatorio nel complesso coerente.

 

 

SOMMARIO: 1. Il senso della riforma e i suoi tratti significativi. - 2. La sintassi normativa. - 2.1. Una contraddizione interna. - 2.2.0. «Fatti materiali» e «fatti materiali rilevanti»: il significato delle parole. - 2.2.1. La nozione di rilevanza e la sua portata nell'economia dell'interpretazione delle fattispecie. - 2.2.1.1. «Fatti materiali» e «fatti materiali rilevanti»: il rapporto fra le due clausole. - 2.2.1.2. Un possibile fattore di complicazione: i fatti di lieve entità e il fatto di particolare tenuità. - 2.3. I "destinatari" delle comunicazioni sociali e il giudizio di idoneità decettiva. - 2.4. Il termine «fatti»: un problema linguistico mal posto. - 3. L'avverbio «consapevolmente»: soltanto un pleonasmo? - 4. I «fatti di lieve entità» come elemento costitutivo delle fattispecie dell'art. 2621-bis c.c. - 5. La «particolare tenuità del fatto» e il criterio di valutazione prevalente. - 6. «Fatti di lieve entità» e «particolare tenuità del fatto»: la particolare tenuità o la lieve entità della differenza. - 7. L'estensione dell'art. 2622 a società diverse dalle quotate. - 8. Il trattamento sanzionatorio.

 

Sulle nuove norme in materia di false comunicazioni sociali - già oggetto di una primissima pronuncia della Cassazione di cui ha dato notizia un articolo di L. Ferrarella pubblicato ieri sul Corriere (clicca qui per scaricarlo) -, si vedano altresì i contributi già pubblicati dalla nostra Rivista elencati nella colonna a destra.