15 febbraio 2016 |
Prescrizione del reato e ragionevole durata del processo: principi da difendere o ostacoli da abbattere?
Il contributo è pubblicato nel n. 1/2016 della nostra Rivista trimestrale. Clicca qui per accedervi.
Riceviamo e volentieri pubblichiamo il presente contributo, su un tema sul quale la nostra Rivista ha spesso espresso opinioni antitetiche (si vedano i numerosi contributi correlati nella colonna a destra). Questo contributo rappresenta il testo, aggiornato e corredato di note, della relazione al Convegno su "La tradizione illuministico-liberale dell'Europa e i nuovi pericoli per le libertà individuali (per un manifesto del neoilluminismo penale)", tenutosi a Cagliari dal 23 al 25 ottobre 2015.
Abstract. Il tema della prescrizione è particolarmente sentito nel nostro Paese, nel quale un numero rilevante di procedimenti penali si conclude, purtroppo, con la dichiarazione di estinzione del reato per tale causa. Nel presente contributo si riflette criticamente sulla recente tendenza - ulteriormente percorribile, alla luce della nota sentenza Taricco - ad aumentare i termini prescrizionali per evitare tale esito, certamente non auspicabile. In particolare, si riflette sul fondamento garantistico e liberale della prescrizione e si pone l'accento sulla necessità di abbreviare i tempi del procedimento penale, piuttosto che allungare i termini della prescrizione, come una riforma non ponderata consiglierebbe; tale scelta si tradurrebbe, infatti, nella conseguente ulteriore lentezza della nostra giustizia penale, con tardiva riparazione per le vittime del reato ed interventi non sempre in grado di rieducare il condannato, e con effetti persino economicamente negativi per lo Stato. Pertanto, anche alla luce di recenti e condivisibili sentenze della Corte costituzionale, si auspicano mirati interventi, sul versante processualpenalistico, su quello ordinamentale ed anche sul piano del diritto penale sostanziale in grado di incidere sulla insostenibile lunghezza dei procedimenti penali italiani.
SOMMARIO 1. Premessa. A) L'INNEGABILE PROBLEMA DELLA PRESCRIZIONE (IN ITALIA) - 2. La prescrizione tra impunità e pregiudizio, nello specchio di talune delicate vicende giudiziarie. - 3. La terza via della legislazione simbolica: il raddoppio del termine prescrizionale. - 4. La sentenza Taricco della Corte di Giustizia dell'Unione Europea e la sua prima applicazione. - 5. Le recenti ipotesi di riforma. B) LE RADICI LIBERALI DELLA PRESCRIZIONE - 6. Il fondamento illuministico-liberale della prescrizione. - 7. Funzioni della pena e prescrizione del reato. - 8. L'altro volto della prescrizione: la tutela della persona sottoposta alle indagini e dell'imputato. - 9. Il "lato" processuale della prescrizione. - 10. Il "cascame" dell'equa riparazione in caso di violazione del termine ragionevole del processo. - 11. L'intervento della Corte costituzionale sul raddoppio dei termini di prescrizione. - 12. Il freno della Corte costituzionale agli "eterni giudicabili". - 13. I primi dubbi sulla sentenza Taricco della Corte di Giustizia. C) POSSIBILI SOLUZIONI ALTERNATIVE - 14. Rilievi conclusivi.